Domini per la città di New York: il caso di Paul Garrin

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La storia della disputa per il dominio .nyc per la città di New York, ci viene raccontata da The Villager. Siamo a Febbraio quando Christine Quinn, New York City Council Speaker, annuncia la possibilità di aprire nuovi indirizzi internet con il dominio .nyc. Una vera manna per le attività della città, “oppresse” dalla concorrenza sui domini .com, .org, .net e così via.

Tutto bene? Mica tanto, perchè salta fuori tale Paul Garrin, il quale dice di aver registrato il suffisso .nyc ben 13 anni fa. Chi è Garrin? Si tratta di un personaggio particolare, artista specializzato nella video art, pioniere internet nell’East Village Internet, fautore di un servizio wireless internet non commerciale, e ovviamente detentore di tutta una serie di suffissi come ad esempio .shop, .sucks, .food, .sex, .comics, .war, .peace, .tech, .fashion, .movies, .hotel, .weather, .chat e .gay. A quanto risulta, ne ha registrati più di 500 fin dal 1996.

Secondo Garrin, la regolamentazione del settore, avvenuta nel 1998, aveva creato una situazione per la quale il numero dei suffissi erano stati mantenuti bassi in maniera artificiosa. Garrin fece causa a Network Solutions senza però riuscire ad ottenere nulla di particolare. Le sue dichiarazioni sui suffissi sono comunque interessanti: “Prima sono venuti a dire che non si potevano registrarli, perchè avrebbero messo in ginocchio internet. Ora spendono 10 milioni di dollari per studiarli, e se ne escono dicendo che è una buona idea”.

Le cose per il suffisso .nyc si fanno complicano perchè, oltre alle registrazioni, entrano in gioco i soldi spesi per le registrazioni, altre società che dicono che lo stesso Garrin non avrebbe rinnovato le registrazioni, ma soprattutto pare non sia possibile trovare una prova che Garrin sia davvero il registrante. I soldi in gioco sono parecchi e la battaglia legale sarà sicuramente cruenta. Vedremo chi la spunterà.

Foto | Garbelini