Non è certo il più caro nella storia della compravendita dei nomi a dominio, ma comunque è una bella cifra quella sborsata per accaparrarsi il sito Ad.com, in una recente asta alla Traffic Silicon Valley di Santa Clara, in California: Quasi un milione e mezzo di dollari. “Ad”, che per noi sarebbe “Annuncio” gode di un forte richiamo generico nella pesca sul Web. Non c’è battaglia fra le marche ed i nomi generici. Ad.com è quello che viene definito fra gli esperti un indirizzo caldo.
Gli altri più pagati alla vendita all’asta, mercoledì scorso, sono stati BottledWater.com, per il quale sono andati 45.000 dollari. Athletic.com 40.000; Vixen.com per 32.000 e Shutter.com per 25.000. Siamo lontani comunque dalla cifra record di 14 milioni di dollari per un nome a dominio. Quanto sborsò una società americana per aggiudicarsi il dominio “Sex.com”. Considerato (forse anche erroneamente) uno degli indirizzi Web più appetibili di sempre, l’url a luci rosse fu ceduta dal legittimo proprietario, Gary Kremen, che la conquistò dopo una dura e onerosa battaglia legale costata oltre un milione di dollari.