Secondo uno studio di Gartner, che si occupa di monitorare lo scenario della virtualizzazione, i data center e le macchine virtuali sono meno sicuri dei corrispettivi fisici. Secondo una proiezione, entro il 2012 ben il 50% del workload avverrà esclusivamente all’interno di data center e server virtuali.
Come abbiamo visto spesso, le grandi compagnie fanno la corsa alla virtualizzazione, al cloud computing, tentando di ridimensionare sempre più le strutture fisiche, permettendo performance migliori con costi più contenuti.
A quanto pare, però, è la sicurezza a risentirne. Secondo Gartner, infatti, gli ambienti virtuali godono di minore attenzione agli hypervisor e ai server che fanno da host, rendendoli più vulnerabili ad attacchi interni ed esterni.
Forse Gartner ha una visuale troppo pessimistica della situazione, visto che il traffico virtuale viene monitorato in tutte le strutture più moderne, ma è possibile che qualche server deficiti in protezione, oltre alla disponibilità di personale qualificato per la manutenzione.
La conferma a questo scenario arriverà col tempo.
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