Come spesso abbiamo potuto verificare, i grandi marchi e soprattutto le grandi case di moda sono le vittime preferite dei cybersquatter. Ultimamente le grandi firme non sono rimaste a guardare e, oltre alla lotta ai falsi in vendita su Internet, cercano anche di recuperare i domain name che infrangono il marchio.
Louis Vuitton è tra le firme che più sembrano agguerrite: tra i tanti recenti casi di arbitraggio per nomi a dominio, la casa di moda ne ha appena ottenuti sei. I domini oggetto della disputa sono louisvuitton-bag.com, 3alouisvuitton.com, louisvuitton-eshop.com, louisvuitton-goods.com, lv-goods.com e lv-lv.com. Come potete notare molti di questi fanno riferimento ad uno “shop” o comunque alla vendita online dei prodotti.
Rivoltasi al National Arbitration Forum, la casa di moda ha richiesto che le venissero trasferiti i domini in quanto infrangono il marchio registrato e venivano utilizzati in cattiva fede per la vendita di prodotti contraffatti. Il Panel ha deciso in favore della Vuitton senza pensarci troppo.
Anche la grande firma Jimmy Choo è stata al centro di un arbitraggio: rivoltasi al WIPO Arbitration and Mediation Center, ha richiesto che le venissero trasferiti i tre domain name jimmy-choo-shoes.com, jimmychoos.net e jimmychoolondon.com. Anche in questo caso, vi è almeno un dominio che allude alla vendita dei prodotti, oltre ad infrangere il marchio registrato.
Il Panel ha deciso immediatamente per il trasferimento dei domini.
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