Abbiamo già parlato in passato dei nomi a dominio registrati magari con le migliori intenzioni, ma che in realtà, letti tutto d’un fiato, possono avere un secondo senso o suonare particolarmente male. Un libro pubblicato negli Stati Uniti raccoglie e racconta le vicende dei domini meno riusciti soprattutto in campo statunitense.
Molte compagnie hanno infatti registrato domini definiti “slurs” e gli esempi sono ben 150. Per riportarne solo alcuni: la Mole Station Nursery ha registrato il nome a dominio “molestationnursery”, in grassetto potete notale la fraintendibilissima parola. Accortisi degli errori, hanno cambianto in “molerivernursery”.
Esempio degno di nota è Pen Island (penisland.net) e Les Bocages, una ditta che si occupa di potatura di alberi in Francia che ha registrato il domain name ‘lesbocages'”, praticamente “gabbie per lesbo”in inglese”. Un esempio nostrano? Powergen Italia che ha registrato il dominio “powergenitalia“.
Come sempre, attenzione al dominio che registrate! Il libro è stato scritto da Andy Geldman e si chiama “Slurls: They Called Their Website What?“