Esattamente come vi avevo preannunciato molti post or sono, la battaglia tra il Registry ICM, richiedente dell’estensione .XXX, e le associazioni dell’industria dell’intrattenimento per adulti non si sarebbe placato tanto facilmente. Le lobby del porno si oppongono all’introduzione dell’estensione e, ancora una volta, invitano ad agire: tramite il gruppo Free Speech Coalition che riunisce le associazioni americane si richiede di manifestare più apertamente il proprio dissenso.
La FSC chiede all’industria del porno e ai suoi protagonisti di alzare la voce e agire tramite due possibilità: partecipare al sondaggio che l’FSC poi girerà con i risultati all’ICANN e rivolgersi personalmente all’ICANN partecipando all’ulteriore periodo di commento aperto.
L’invito alla ribellione è aperto anche a tutti coloro che hanno preregistrato un dominio .XXX per difendere il proprio marchio, brand, spazio su Internet dai cybersquatter, ma non apprezzano l’iniziativa e trovano che il Registry ICM stia agendo in modo poco trasparente. Sul sito dell’FSC trovate il testo della “call-to-action”.