Che Brunetta fosse uomo dal multiforme ingegno, non sempre intelleggibile, ma decisamente attivo, lo si era capito già dall’inizio del suo mandato ad effetto. La parola d’ordine è sempre stata: ridurre gli sprechi all’osso.
Sempre nella chiave di quest’ottica, inculcata nella mente degli attuali gestori della Pubblica Amministrazione, ha portato ad impattare anche sul mondo dei domini. Quando infatti è stato effettuato un conto dei siti legati alla Regione Emilia-Romagna, sono risultati ben 225 i siti legati alla Regione, di cui 51 “in hosting presso fornitori esterni”.
L’effetto immediato di questo conteggio è sfociato nello stop alla pubblicazione di nuovi siti ed acquisizione di nuovi domini e ad una riorganizzazione degli esistenti: entro il 2011, infatti, tutti i siti web saranno trasferiti su un nuovo sistema open source (Plone): “Questo passaggio- recita ancora la delibera- va pianificato e semplificato, anche per poter sfruttare al meglio le potenzialità del nuovo strumento”.
Sempre entro tale data, tre enti preposti, ovvero l’Agenzia informazione e ufficio stampa della Giunta, il Servizio sistema informativo e il Servizio comunicazione ed educazione alla sostenibilità, avranno il compito di ri-razionalizzare le risorse, riducendo drasticamente il numero di siti, riutilizzando anche domini già esistenti per la pubblicazione già pianificata di nuovi contenuti.