Quello che viene visto da molti come un tentativo del Governo USA di censurare i contenuti di Internet tramite il Combating Online Infringement and Counterfeits Act, recentemente introdotto dal Senato statunitense, è stato esaminato dal professore canadese Michael Geist in un articolo sul Toronto Star.
La proposta di legge, nota come COICA, è stata definita “viziata” dall’Electronic Frontier Foundation poichè, se messa in atto
permetterebbe al Ministro della Giustizia e al Dipartimento di Giustizia di distruggere Internet un dominio alla volta, richiedendo i domini ai registrar/registry, gli ISP, i provider DNS ed altri mezzi per bloccate gli utenti di Internet dal visitare certi siti. La proposta di legge creerebbe due “liste nere” di Internet.
Geist ha commentato dicendo che la lista dei domini da bloccare, nota come “blacklist”, è stata già
soprannominata il Grande Firewall d’America e si verrebbe a creare attraverso un ordine del tribunale di censura ottenuto dal Procuratore Generale degli Stati Uniti. L’ordine del tribunale potrebbe essere utilizzato per chiudere un sito che si trova negli Stati Uniti o per ordinare ai provider di Internet di bloccare l’accesso ad un nome di dominio se il sito risiede al di fuori del Paese. Il Dipartimento di Giustizia potrebbe inoltre identificare nomi a domini correlati che “sono dedicati ad attività che infrangono le leggi”. Nonostante l’assenza di qualsiasi controllo giurisdizionale, questo secondo elenco potrebbe anche coinvolgere nomi a dominio bloccati poichè i provider Internet sarebbero immuni da responsabilità se acconsentono a non fornire l’accesso ad essi.
Qualsiasi nome a dominio, ovunque nel mondo, potrebbe essere incluso nella lista. Cliccando sulla fonte potete leggere tutto l’articolo.
[Via Toronto Star]