Chi controlla Internet?

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All’inizio di questo 2010 un membro del Parlamento britannico, Andy Burnham, ha rilasciato una dichiarazione al Daily Telegraph secondo la quale stava “pianificando di negoziare con l’Amministrazione statunitense di Barack Obama delle regole a livello internazionale per i siti web in lingua Inglese”.

I nomi a dominio di Internet vengono gestiti gerarchicamente. Allo step più alto troviamo lo IANA, ovvero Internet Assigned Numbers Authority, che opera per conto del Dipartimento del Commercio. Il governo statunitense, invece, ha la decisione ultima sul rivedere o revocare una decisione, se trasferire il controllo allo IANA o ad un’altro operatore.

Fino ad oggi, la gestione del Sistema dei Nomi a Dominio è stata soprattutto apolitica, molte delle dispute nella gestione che si sono sollevate nel tempo sono per la maggior parte interesse solo degli “insider” e dell’industria tecnologica. Lo IANA si è concentrato principalmente su problematiche come “dovremmo concedere che i nomi a dominio finiscano in .info”. Le questioni a livello commerciale sulla proprietà dei nomi vengono gestite da una corte internazionale. Le questioni politiche, invece, come “Should we allow names ending in .info?” Commercial questions about ownership of names, like other property disputes, are settled in national courts. Political questions like “Chi sta al governo del Pakistan e quindi chi ha il diritto di possedere il dominio .pk?” sono relegate al Dipartimento di Stato degli USA.

Le proposte di rompere però il rapporto stretto tra IANA e Governo USA si fanno sempre più insistenti: lo IANA sarebbe diretto da una organizzazione internazionale come le Nazioni Uniti o la International Telecommunication Union. Una proposta simile, per, cosa risolverebbe concretamente? La gestione attuale di Internet e del sistema dei Nomi a Dominio non genera grosse problematiche e non vede una presenza eccessiva e soffocante degli Stati Uniti. Per una visione d’insieme più completa, vi rimando all’articolo originale che risale a qualche tempo fa, ma che rimane di grande attualità.