A distanza di un paio di settimane da quando il provider DNS ha “staccato la spina” a WikiLeaks.org, qualcuno dell’organizzazione ha finalmente provveduto a loggarsi nell’account del registrar e cambiare il DNS.
Nonostante tutto il polverone suscitato, tutto ciò che l’organizzazione di WikiLeaks doveva fare era loggarsi nell’account Dynadot e cambiare i propri nameservers verso un altro DNS o servizio di hosting. In ogni caso, da questo momento visitando il nome a dominio WikiLeaks.org veniamo reindirizzati verso il sito mirror WikiLeaks.info.