La registrazione di wikileaks.is ha costretto il registry islandese ISNIC a rilasciare una dichiarazione che spiega come si potrebbe arrivare alla cancellazione del nome a dominio.
Il registry sostiene che la risposta sia semplice, in quanto un’azione del genere richiederebbe un’ordinanza formale di un tribunale islandese. Ma in 25 anni di storia l’ISNIC non ha mai dovuto gestire alcun verdetto come questo su domini .IS.
La questione è simile a quanto successo in Svizzera, dove il registry ha dovuto rendere pubbliche le ragioni di un intervento su wikileaks.ch. Nella dichiarazione, Switch, ha precisato che per poter cancellare un nome a dominio in quelle determinate circostanze avrebbe dovuto ricevere un’ordinanza di un tribunale che specifichi l’infrazione di una legge.
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