La notizia ha fatto rapidamente il giro del mondo. E non poteva essere altrimenti. Il Dipartimento di Giustizia Americano, ha annunciato che Pokerstars, Full Tilt Poker e Absolute Poker, tre colossi del poker online statunitense, sono accusati di frode bancaria, riciclaggio di denaro e gioco d’azzardo illegale. L’FBI ha sequestrato i domini dei provider e 75 conti bancari funzionali alle transazioni delle poker room. I manager dei siti internet in questione, per i quali è scattato il mandato d’arresto, rischiano fino a 30 anni di carcere.
Le società hanno tutte base al di fuori degli Stati Uniti e avrebbero violato i principi dell’ Unlawful Internet Gambling Enforcement Act del 2006, con la quale venivano vietati i pagamenti effettuati con carte di credito per operazioni finalizzate al gioco d’azzardo. La legge veniva aggirata mascherando i pagamenti legati al poker con l’acquisto di altri articoli, come ad esempio gioielli. In più, le poker room avevano coinvolto in questo meccanismo piccoli istituti finanziari in difficoltà, i quali in cambio di investimenti chiudevano un occhio, pur sapendo quale fosse la natura dei capitali che gestivano.
Nei siti online delle società sotto inchiesta, che per adesso non hanno rilasciato dichiarazioni, è visibile una schermata che avvisa gli utenti di come i domini in questione sono finiti sotto sequestro. Siamo solo all’inizio di una grande battaglia giudiziaria.