Sta circolando da qualche giorno una notizia che riguarda da vicino Groupon, il sito di offerte commerciali, che ha scelto di quotarsi in Borsa e avrebbe già consegnato tutta la documentazione necessaria alla Securities and Exchange Commission (SEC), l’ente che si occupa di vigilare sulla borsa valori. Il tutto pare per una valutazione di 20 miliardi di dollari, una delle più importanti dell’anno.
Il sito ormai celebre, permette sostanzialmente di acquistare buoni e servizi a prezzi molto scontati e dunque convenienti.
Ci sono ogni settimana una serie di offerte (per es. 100) pensate per un unico prodotto (per es. sconto al centro benessere) pubblicate online per un certo periodo di tempo. Una volta scaduta l’ offerta, Groupon trattiene una percentuale sulla “vendita” delle offerte messe in palio. Se l’offerta scade senza il numero sufficiente di acquirenti, decade e viene dunque annullata.
La crescita esponenziale delle offerte, davvero di ogni tipologia ha permesso a Groupon di crescere in misura altrettanto intensa fino ad oggi, momento della quotazione in Borsa. Da qui in avanti occorrerà pensare alla concorrenza di altri giganti del web, da Facebook a Google che dal canto loro stanno studiando modi nuovi e sistemi per vendere vari prodotti e servizi. E’ la conferma che in rete sta definitivamente prendendo piede una nuova era?