L’obiettivo è di quelli molto ambiziosi. Fa ben sperare però che il regista di quest’operazione sia chi grazie alla sua ambizione è diventato l’uomo più potente del mondo. Parliamo di Barack Obama e del suo impegno a mettere in piedi una task force di programmatori, hacker ed esperti di sicurezza online con uno scopo ben preciso: creare le condizioni per navigare in internet aggirando i server di Stato, spesse volte soggetti a controlli e manipolazioni di ogni sorta.
C’è già chi parla di web fantasma o internet ombra, la cosa certa è che stando a quanto riportato dal New York Times, il quotidiano che per primo ha lanciato questo scoop, sono stati già stanziati centinaia di milioni di dollari per finanziare il progetto. Pensiamo a ciò che è successo qualche mese fa in Egitto, con il Presidente Mubarak che ha letteralmente bloccato l’accesso ad internet negli ultimi giorni della sua dittatura; è da lì che è partita l’organizzazione del super-team cui la Casa Bianca ha affidato il compito di costruire un sistema capace di abbattere ogni tipo di censura.
Obama ha dunque scelto le nuove tecnologie come arma per combattere i regimi autoritari e sostenere dunque i movimenti di opposizione democratica, al fine di garantire loro una strada diversa per comunicare. Un’ulteriore conferma arriva dalle parole del Segretario di Stato USA Hilary Clinton: “Sono sempre più numerosi coloro che nel mondo arabo utilizzano internet, i cellulari e le altre tecnologie per fare sentire la loro voce di protesta. E’ un’opportunità storica, un cambiamento positivo che gli Stati Uniti devono incoraggiare. Per questa ragione stiamo facendo il possibile per aiutarli a comunicare tra loro e con il mondo intero”.