Typosquatting: cybersquatting con nomi simili a marchi

typosquatting

E’ capitata a tutti almeno una volta l’esperienza di sbagliare a scrivere l’indirizzo di un sito e capitare su un sito di tutt’altra natura. Registrare domini con nomi simili ad altri siti, marchi o nomi, è un fenomeno che si chiama typosquatting.

Il typosquatting può consistere appunto nel registrare nomi o marchi con possibili errori di battitura. Ad esempio Zooomr.com è un sito di condivisione di immagini, mentre Zoomr.com è un classico esempio di domain parking.

In altri casi vengono scelti nomi che assomigliano decisamente al dominio ufficiale, e che possono indurre in errore. Un caso di questi giorni è il dominio dell’azienda enegetica americana DTE il cui dominio è Dteenergy.com mentre il typodominio è deenergy.com.

Perchè vengono fatte queste registrazioni? L’obiettivo del typosquatter è quello di ottenere traffico “gratis”, ovvero grazie agli errori degli utenti. Generalmente in queste pagine ci sono annunci pubblicitari, mentre nei casi più pericolosi trovano spazio siti clonati da quelli ufficiali per ottenere informazioni personali e numeri di carte di credito.

Non esistono sentenze di condanna verso questo fenomeno, eccezion fatta per tale John Zuccarini che venne condannato nel 2004 a 30 mesi di detenzione per aver registrato e rediretto il dominio per bimbi teltubbies.com verso siti porno. Da notare come Zuccarini dichiarava di guadagnare un milione di dollari l’anno con il dominio jennferlopez.com

Per chi non si spinge così oltre, non esistono vere e proprie sanzioni perchè nel momento in cui viene individuato il typosquatter, la prima mossa degli avvocati è ovviamente quella di richiedere la “restituzione” del dominio. Sebbene sia quasi impossibile registrare il proprio marchio e tutti i possibili errori di digitazione, è sempre bene riflettere ed investire parte del proprio budget per registrare eventuali doppi modi di scrivere il proprio nome.