E’ tempo di pensare ai libri elettronici in un’ era che si muove sempre più verso l’editoria online. L’ ebook ci ha insegnato che leggere poteva essere possibile attraverso strumenti all’avanguardia e dunque non dovrebbe meravigliare se in futuro leggere diventasse un’attività totalmente dedita alla rete e per consultare i libri (online) occorresse un abbonamento mensile.
E’ quello a cui deve aver pensato Amazon, leader nell’e-commerce, che ha deciso di ampliare il proprio raggio d’azione proponendo i libri in affitto. Nuove possibilità quindi per i lettori virtuali, se così possiamo chiamarli, che a seguito del pagamento di una quota mensile, potranno consultare i libri attraverso la rete.
Sul sito del Wall Street Journal la notizia è divenuta ufficiale e se ne parla ampiamente in un articolo uscito lunedì. Per molti la riflessione è a questo punto spontanea e riguarda da vicino il confronto tra bilioteche e libri in cartaceo da una parte e mondo virtuale dall’altra.
Una vecchia diatriba, tra chi preferisce più di ogni altro il piacere della lettura e di sfogliare un libro e chi invece, fedele alle evoluzioni tecnologiche e capace di seguire ogni nuovo prodotto, ogni innovazione o nuovo gadget, sceglie di leggere in rete. Il progetto, se pure in fase embrionale (è nota a tutti la fase di trattativa che sta riguardando Amazon alle prese con i contatti tra editori, società, autori e quant’altro) si mostra molto interessante perchè fa da apripista a scenari del tutto rivoluzionari, ferma restando per tutti la possibilità di scegliere liberamente se leggere in cartaceo o in digitale.