La Svezia è stata travolta da un scandalo legato ancora una volta al mondo della privacy e dei dati personali.
Questa volta si tratta dell’ improvvisa diffusione delle password di personaggi noti, tra questi politici, giornalisti e celebrità.
Lo scandalo ha avuto il via martedì, con la diffusione via Twitter dell’ ex esponente dei Democratici Svedesi (partito nazionalista di destra) di password associate al corrispondente indirizzo e mail. Petzäll, uscito a settembre dal partito è ricoverato in clinica per abuso di droga e ha fatto sapere tramite il suo avvocato che il suo account Twitter è stato cancellato. Ha ovviamente negato di essere responsabile della fuoriuscita delle password. Al momento il suo account Twitter non risulta più attivo e non c’è modo di fare ulteriori approfondimenti, ma di certo quello che è accaduto lascia molto da parlare e riflettere sul modo in cui vengono utilizzate informazioni relative a dati personali. Quello che ha suscitato scalpore è che tra le password diffuse ci sarebbero quelle di 79 membri del Partito Moderato, 50 del PArtito liberale e molti giornalisti.
Un vero e proprio attacco che dimostra come ci sia un effettivo problema di Privacy e di gestione dei dati personali. La diffusione ha suscitato clamore in un paese come la Svezia, da sempre noto anche per quel senso di riservatezza che contraddistingue i paesi del nord europa e li identifica come distaccati e freddi anche nei rapporti interpersonali.
E se da una parte è caccia all’ Hacker, dall’altra si cercano nuove misure in relazione al tema sicurezza e gestione privacy, da sempre caro a chi gestisce siti web, informazioni, piattaforme online, che rappresentano spesso un esempio concreto di quello che è il nuovo modo di concepire la rete.