La notizia è apparsa oggi e rivoluziona il mondo dei domini web, che possono essere aperti a nuove opportunità. L’ICANN infatti ha dato il via libera alla possibilità di acquistare domini multi-canale e dunque ci saranno indirizzi web che termineranno con suffissi nuovi, che richiamano non solo il Regno Unito, gli Usa o il nostro paese (per esempio .uk o .it) ma altri paesi di lingua araba o appunto orientale.
Non si usa perciò solo l’alfabeto latino, ma seguendo la volontà dell’ICANN si possono da oggi utilizzare tanti altri caratteri, alcuni per noi del tutto nuovi. Un modo questo per promuovere anche una direzione multiculturale che vuole essere in qualche modo testimone di un nuovo modo di concepire la realtà che ogni giorno ci rappresenta. C’è di più: è anche un modo per far sì che si possa in qualche modo ridurre il dominio Usa nel mondo dei domini e della vendita di questi. Non sono ovviamente mancate le critiche e le posizioni contrarie. C’è una prima problematica che riguarda la proprietà intellettuale, la protezione dei marchi di fabbrica. Il rischio è che si verifichino casi di cybersquatting , ovvero che qualcuno si impossessi del nome di dominio di un marchio altrui a scopi di lucro. Non sono mancate poi le perplessità da parte di altri organismi internazionali, per esempio il Fondo Monetario Internazionale, che chiede di preservare alcuni indirizzi come .un oppure .imf. In risposta, Beckstorm presidente ICANN ha ribattuto a proposito di Internet:
“Di certo somiglierà meno a un singolo Paese e più al mondo così com’è. Sarà più ubiquo, ci saranno più nomi, dispositivi, diversità. Ci sarà spazio per lingue diverse, meno latino e più cinese, arabo, cirillico. Qualcuno si potrà chiedere perché stiamo facendo questo. La domanda è un’altra: come avremmo potuto aspettare ancora?”