Il sito di una radio canadese ci riporta oggi uno dei casi più bizzarri di cybersquatting che abbiamo letto fin’ora.
Un imprenditore canadese ha chiesto l’equivalente di 12 milioni di euro di danni alla Regione del Peel. Questo perchè il nuovo sito per combattere la violenza giovanile, violerebbe il nome della propria azienda. Il sito in questione è endyouthviolence.ca ed è appunto dedicato a combattere l’odioso fenomeno in questa regione canadese.
James Miller, fondatore e presidente di End Youth Violence con sede a Vancouver, ha accusato Peel di cybersquatting. Aveva infatti fondato la propria azienda nel 2007, un anno prima dell’apertura del sito regionale. La preoccupazione di Miller è che le persone facciano confusione su un punto per lui fondamentale. La End Youth Violence è indipendente mentre la Youth Violence Prevention Network è comunque in partnership con la polizia locale.
La faccenda da un certo punto di vista è seria, perchè entrambe le parti sono intenzionate ad andare davanti ad una corte. Dall’altra, è curioso che chi predica la non violenza non riesca a trovare un accordo extra giudiziale soddisfacente. Ci permettiamo di dire che in questa vicenda hanno perso entrambi.