Nel 1996 Kevin Watson decise di fare un regalo alla moglie Abigail, regalandole il dominio gail.com. Dopo 13 anni, questo nome a dominio incomincia a far gola a molti.
Watson è riuscitoa ribattere ad aziende che richiedevano il dominio sulla base di marchi registrati. Niente da fare quindi per la brasiliana Gail Guarulhos Indústria e Comércio Ltda (“Gail GICL”). La sentenza ha decretato in parole povere che non è possibile fare richieste su nomi a dominio di parole generiche: Gail è infatti il diminutivo di Abigail.
Ma cosa accadrebbe se fosse Google a richiedere il dominio? Gail.com è infatti una delle forme “sgrammaticate” di Gmail.com, e non è un caso che la pagina Gail.com sia una semplice pagina di testo con domande e risposte.
Domanda 1: Perchè non c’è nessun contenuto qui? Risposta 1: Tutto il contenuto è nascosto per conservare banda. Quindi sicuramente i coniugi Watson sono a conoscenza della presenza dei visitatori che arrivano per sbaglio sul loro sito.
Detto questo, non c’è alcuna volontà di mettere in vendita il domino, come si evince dalle risposte 2 e 5. Sapranno resistere a qualsiasi offerta? Vi terremo aggiornati su eventuali sviluppi…
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