David Karp, il 25 enne ideatore e CEO di Tumblr, il social network fondato nel 2006 ha recentemente raccontato le ragioni dietro al successo della sua idea e del prodotto che ha lanciato sul mercato con l’idea di mettere piedi una perfetta sintesi tra Twitter e Blogger. Caratteristiche e finalità diverse da Facebook ed al tempo stesso con una forte personalizzazione dei contenuti,questa forse la forte differenza tra Tumblr e Facebook, ovvero le modalità che caratterizzano ciò che si può pubblicare. Se nel caso di Facebook infatti si può scegliere di condividere e commentare i contenuti che troviamo interessanti anche e soprattutto quelli di altri, con Tumblr si può pubblicare con un commento personale quelli che sono contenuti “nostri”.
L’idea è quella che ha dato vita ad anarchaia.org, sito che nel 2005 raccoglieva link e foto, testi e video con brevi commenti di chi pubblicava. L’idea è simile, c’è dunque una maggiore personalizzazione in ciò che viene pubblicato, diffuso, condiviso. Per spiegare questo concetto, ha dichiarato Karp:
“Conosci qualcuno che sia orgoglioso del proprio Facebook? Chi usa Tumblr è orgoglioso del proprio blog La differenza? Su Facebook vedi le cose che ho visto io, su Tumblr vedi attraverso i miei occhi”.
Quello che è certo è che ad oggi Tumblr conta circa 16 miliardi di pagine viste al mese e questo lascia intendere come sia stato ben accolto il social network dagli utenti del web. La componente di partecipazione è stata probabilmente determinante nel contribuire al successo di Tumblr, il cui obiettivo è soprattutto rendere il blogging semplice, più usabile per tutti: gli utenti potranno acquistare una funzione o per esempio finanziare il lavoro di uno sviluppatore perché aggiunga applicazioni o software di cui hanno necessità.
C’è dunque spazio per la creatività in modo forse più esteso e concreto rispetto a Facebook che invece è caratterizzato da una forte individualità nelle proposte e nel modo di lavorare per esempio degli sviluppatori. Una novità quindi per tutti coloro che vogliono cimentarsi e seguire il nuovo progetto curato a messo in piedi da un giovanissimo CEO: vedremo se sarà davvero esempio innovativo e dinamico in rete, per diventare la vera alternativa a Facebook o resterà un tentativo tra i tanti.