Google pubblica i dati relativi alla pirateria

Notizie curiose e interessanti da Google che per la prima volta ha pubblicato i dati sulla pirateria, in particolare i nomi delle società che inviano più richieste di eliminazione dei link dalle pagine dei risultati per violazione del copyright. Si chiama Google Transparency Report ed è stato lanciato due anni fa; da allora il numero di domande inviato a Google con richiesta di rimozione per motivi di  copyright è aumentato in modo esponenziale fino ad arrivare, oggi, ad una media di  250mila domande per la rimozione di link alla settimana. Solo nel mese di aprile il motore di ricerca ha ricevuto 1,2 milioni di lamentele con richieste di cancellazione.

C’è un dato che fa riflettere relativo alle URL che vengono segnalate: i domini coinvolti infatti sono decisamente pochi. Il rapporto parla di 24.129 domini differenti laddove si registra invece una quantità di segnalazioni molto più elevata. Nei primi posti tra i domini che hanno registrato più rimozioni  filestube.com, torrentz.eu, 4shared.com e zippyshare.com tutti domini di siti di filesharing.

Ma vediamo ora la classifica di coloro che inviano più richieste a Google: guida la lista Microsoft che in un anno mesi ha segnalato 23.463 domini, e 2.544.209 URL. Segue la NBC Universal ma con dati molti distanti da quelli di Microsoft: 15.589 domini segnalati e 985.995 URL. RIAA occupa la terza posizione, con 6.903 richieste su altrettanti domini e 416.731 richieste di rimozione URL.

In questo contesto Google si trova a gestire anche domande errate o non lecite, di coloro che provano a fare richiesta perché non hanno piacere magari che una certa recensione o un determinato commento negativo rimanga online. Come nell’esempio che riporta Google stesso di due richieste respinte di recente: “una grande società per l’intrattenimento, che ci aveva chiesto di rimuovere un risultato di ricerca che rimandava alla recensione di un programma televisivo sul sito di un grande giornale. Nella richiesta si sosteneva, erroneamente, che l’articolo violava le leggi sul copyright, anche se non aveva alcun contenuto in violazione delle norme sul diritto d’autore. Abbiamo anche ricevuto richieste di rimozione senza fondamento utilizzate a scopi anticompetitivi, o richieste per rimuovere contenuti imbarazzanti per determinate persone o società.