Provvedimenti in vista per Facebook lato sicurezza, con un intervento mirato allo scopo di tutelare gli utenti soprattutto minorenni da possibili contatti a sfondo pedopornografico da monitorare ed arrestare immediatamente.
Un sistema di sicurezza messo in campo per far fronte ai contenuti inopportuni (derivanti da attività criminali), che al momento non è totalmente automatico, ma affidato ad un software che effettua una sorta di scansione delle chat.
Effettuata la scansione, si possono individuare i contenuti compromessi, quelli oggetto di indagine, quelli che coinvolgono utenti che hanno in rete scambi frequenti attraverso le chat.
Joe Sullivan, Responsabile Sicurezza per Facebook, ha sottolineato in questi giorni come il sistema di sicurezza abbia un tasso di errore molto basso e possa garantire una maggior tutela oltre a quella già messa in pratica per i minorenni, i cui diari e post non sono rintracciabili nelle ricerche pubbliche e le chat sono limitate ad amici e amici di amici.
Non è il primo intervento ad ampio raggio che coinvolge un’azienda così esposta come Facebook. Ci sono storicamente esempi di interventi più o meno intensi su possibili restrizioni o accortezze da mettere in pratica per tutelare gli utenti, specie se minorenni, anche da parte di altre società. Questo è ovviamente possibile se gli utenti dichiarano la reale età e se nessuno riesce a superare eventuali falle. In quest’ultimo caso, diventa più difficile garantire in modo totale una copertura dei contenuti ed eventuali attacchi a sfondo criminale. Quel che è certo è che gli interventi di sicurezza siano necessari là dove il rischio è molto alto ed i reati gravi sempre dietro l’angolo.