E’ stato uno dei processi più seguiti degli ultimi anni, destinato probabilmente a cambiare le sorti di un mercato ricco di innovazione, nuove strategie, colpi di scena e tanta competizione.
Il processo di cui parliamo è quello che ha visto Apple Vs Samsung, nel corso del quale l’azienda di Cupertino ha accusato la rivale di aver copiato l’i-phone giocando sulla collaborazione con Google ed impossessandosi di brevetti non suoi.
Lo scorso 21 agosto i rispettivi avvocati hanno tenuto le arringhe finali, snocciolando le diverse e reciproche accuse: i legali di Apple hanno accusato Samsung di aver volutamente copiato l’iPhone, realizzando alcuni “cloni” di un prodotto messo a punto con grande fatica, sfruttando soprattutto un bacino invidiabile di contatti e collaborazioni.
La difesa di Samsung ha invece dibattuto sulle tante innovazioni introdotte, a seguito di uno studio ben preciso, messo a punto molto prima dell’ iPhone. La giuria, dopo giorni di lavori ha dato ragione ad Apple condannando la società coreana ad un risarcimento di almeno un miliardo di dollari. Oggi dopo i commenti dei vari quotidiani e siti interessati alla vicenda, arriva il commento di Google, al centro della diatriba proprio per la sua collaborazione con Samsung che ha dato frutto ad Android. Ecco le parole di Mountain View:
“La corte di appello esaminerà sia la contraffazione che la validità delle rivendicazioni dei brevetti. La maggior parte delle accuse non si riferiscono al sistema operativo Android e molti capi di accusa sono in corso di riesame da parte dell’Ufficio Brevetti degli Stati Uniti. L’industria della telefonia mobile si sta muovendo velocemente e tutte le aziende coinvolte – tra cui i nuovi arrivati – stanno costruendo hardware e software su idee che sono state utilizzate per decenni e che vengono evolute in vari modi.
Lavoriamo con i nostri partner per offrire ai consumatori prodotti innovativi e accessibili e non vogliamo che qualcosa possa limitare tutto questo.”
Un modo certo per tutelarsi ma anche per ribadire l’importanza di un mercato libero in cui ciascuno può offrire il proprio contributo, senza distinzione alcuna. Il futuro sarà caratterizzato senza dubbio dal risarcimento miliardario, ma probabilmente anche dalla volontà di Samsung di riproporsi con prodotti nuovi e forse più innovativi.