Pirati del web in allerta: essere scoperti è più facile che mai

Un interessante studio a cura dell’ Università di Birmingham è stato riportato tra gli altri anche da Repubblica.it e rivela un aspetto da non sottovalutare: l’uso sempre più frequente dei siti Torrent, quelli da cui si scaricano e si condividono contenuti di ogni genere, siano essi file musicali, film, documenti coperti da copyright, la cui condivisione è non solo illegale ma sempre più sotto controllo.

Individuare  l’ indirizzo Ip di chi scarica file è per le società di monitoraggio, più semplice di quanto non si pensi e per farlo bastano circa tre ore, stando all’ analisi dell’ Università di Birmingham.

Si tratta a grandi linee di individuare una stringa numerica riconducibile ad una postazione e ad una persona fisica e da qui a dimostrare le attività illecite il passo è breve. Stato di allerta dunque, per tutti coloro che scaricano  gratis documenti, file o video protetti dal diritto d’autore oggetto di tutela in quanto materiale di proprietà di altri, a prescindere dall’utilizzo che si intende fare.

Repubblica.it di oggi riporta il pdf dello studio da leggere per intero qui per farsi un’idea di quanto sia importante avere il controllo in rete dei contenuti che si decide di condividere, promuovere, utilizzare. Sembra quindi stringersi un po’ di più la morsa intorno al controllo per chi utilizza file in modo illecito, senza curarsi delle conseguenze di un’ appropriazione non più all’insegna della tutela dei dati personali e della proprietà intellettuale, ma troppo libera e abusata.

Staranno più attenti coloro che si sono troppo abituati alla libertà di scaricare tutto online, senza curarsi delle conseguenze, oppure resteranno ancora indifferenti?