Anonymous e Wikileaks: è guerra

Si fa nuovamente sentire il gruppo Anonymous, hacker ormai specializzati in attacchi di  vario genere per svelare i segreti di tutto ciò che tradizionalmente in rete resta tra le righe, come nascosto.

Adesso si fa sentire direttamente contro Wikileaks il sito di Julian Assange soprattutto da quando quest’ultimo ha  imposto agli utenti di pagare l’accesso ai documenti rubati.

Il sito infatti ha lanciato una sorta di campagna di finanziamento, che ha fatto diventare il sito da gratuito a pagamento, subito dopo la pubblicazione dei 200 mila file relativi alle prossime elezioni  in Usa.

Adesso chi si connette al sito è posto di fronte alla richiesta di donazione: da 15 a 100 dollari. Chi non vuole pagare può scegliere di condividere il video della ricerca fondi di Assange.

Da qui la polemica da parte di Anonymous, che con un messaggio ufficiale su Twitter ha augurato agli amici di Wikileaks di morire in un incendio. Parole molto dure che sanno di vera e propria guerra tra bande, per cercare non solo di attirare l’attenzione, ma a rompere l’antica amicizia tra i due gruppi.

Per ora non ci sono altre azioni da parte di Anonymous ma le scorrettezze non sono mancate se si pensa che il famoso gruppo di hacker pare stia suggerendo agli utenti come aggirare i pagamenti a Wikileaks, il che è già un segnale delle “cattive” intenzioni di Anonymous. Una battaglia quindi tutt’ altro che chiusa, per chi un tempo legato da alleanze ed obiettivi comuni, adesso si trova contro in una guerriglia in difesa non solo della libertà di informazione, ma anche della propria identità.