Stanno facendo il giro della Rete le recenti dichiarazioni di Larry Page, co-fondatore di Google che a proposito di Facebook ha dichiarato in un’intervista a Wired:
“Sono una società forte in quello spazio [i social media ndr]. Ma stanno anche lavorando davvero male sui loro prodotti.
Per noi, per avere successo, è necessario che qualche altra società fallisca? No. Noi stiamo effettivamente facendo qualcosa di diverso”.
Il riferimento è quasi sicuramente a Graph Search, il motore di ricerca presentato da Facebook nei giorni scorsi, pronto stando alle prime anticipazioni, a creare scompiglio nel modo di effettuare le ricerche da parte degli utenti. Nella seconda parte delle dichiarazioni poi Larry Page si è soffermato sulle abitudini di certe società che a suo parere si affannano nel tentativo di copiare qua e là prodotti già esistenti, ricchi di spunti di riflessione, con caratteristiche che poi non è utile riprodurre ma anzi diventa controproducente.
Questo ovviamente a margine della presenza di Google + le cui caratteristiche sembrano differenziarlo da Facebook, stando al parere di Page, ma su cui vale la pena investire ancora poiché nonostante lo strapotere del social di Mark Zuckerberg, riserva ancora delle sorprese e la capacità di essere originale.
In rete si sono subito susseguite le opinioni in materia di ciò che è originale, proprio alla luce delle dichiarazioni di Page da una parte e di Zuckerberg dall’altra, che nel presentare Graph Search si è ovviamente imbattuto nel paragone con Google, che certo domina incontrastato il mondo dei motori di ricerca. Un’ottima opportunità per Page sicuramente per sottolineare non solo il dominio di Google e le sue peculiarità, ma anche le difficoltà che un’eventuale concorrenza incontrerebbe. Forse l’ideatore di Facebook sta rischiando troppo?