La notizia è circolata molto nel week end e ha suscitato allarmi e curiosità, ma anche provvedimenti drastici da prendere, a seguito di quello che a detta di molti è un attacco hacker in piena regola. Su Twitter infatti c’è stato qualche problema fin da venerdì scorso, quando l’accesso al sito risultava particolarmente difficile, come quando c’è un carico eccessivo o una difficoltà di connessione.
Non si trattava però di difficoltà tecniche, ma di un vero e proprio attacco hacker che vede a rischio circa 250.000 account, come confermato dallo stesso Twitter con un post sul blog ufficiale e con alcune indicazioni per gli utenti, prima tra tutte quella di modificare la password. Non si è ancora ben chiarita l’origine dell’attacco, ma è forte il sospetto che sia responsabile la Cina, soprattutto a seguito polemiche per gli attacchi contro il New York Times e il Wall Street Journal, finiti nell’ occhio del ciclone per le inchieste sul premier Wen Jiabao.
Per quanto non ci sia ancora in ballo nessuna conferma ne’ smentita di certo sembra un attacco molto sofisticato, come confermato proprio da Jack Dorsey, papà di Twitter, che ha sottolineato non solo la complessità dell’attacco subito ma anche l’appetibilità che Twitter ha acquisito ultimamente, vista la sua crescita e la sua recente valutazione di ben 9 miliardi di dollari, il 10% in più rispetto al 2011. Queste probabilmente le ragioni dietro ai pesanti attacchi a Twitter e per prendere le prime precauzioni, bisogna prima di tutto controllare la propria casella mail. La società ha infatti inviato agli account sospetti una mail dettagliata con tutto ciò che è opportuno fare per proteggersi. Sempre nella mail, stando alle prime dichiarazioni è indicato come cambiare la password, con un link preciso da seguire. In ogni caso per una forma di prudenza è bene cambiare la propria password a prescindere dall’ aver ricevuto la mail oppure no, solo per una forma di tutela personale.
Attenzione dunque non solo agli attacchi già in essere ma anche a quelli probabili: per questo cambiare le password può essere un buon primo passo per tutelarsi.