Microblogging, cinguettii, twittare, sono tra le parole più usate quando si parla di Twitter. E tra i tanti concetti a volte impropri a volte più giusti, c’è n’è uno che si sta facendo avanti negli ultimi mesi, ovvero pensare a Twitter come una sorta di guida Tv.
Una sorta di secondo schermo, di guida televisiva: ecco come molti utenti stanno utilizzando Twitter ultimamente. Commentano cioè quello che avviene in Tv, cercando di dare degli spunti di dibattito e di riflessione.
Uno strano binomio che è molto più serio di quanto di primo impatto si possa pensare. Non si tratta infatti solo di utilizzare Twitter per commentare quanto accade in Tv, attraverso hashtag dedicati alle tante, troppe trasmissioni televisive, quasi in una sorta di diretta e di partecipazione al dibattito o a tutto ciò che sta avvenendo, ma ci sono alle spalle di questa nuova tendenza anche delle circostanze specifiche.
Basti pensare che Twitter ha stretto tempo fa un accordo con Bluefin Labs, società specializzata in analisi dei dati tv e di come questi interagiscono con le piattaforme social. Un accordo importante per Twitter per conoscere le abitudini degli utenti, ma anche per favorire alcuni temi sui programmi più seguiti, suggerendo in alcuni casi argomenti di discussione, temi da trattare e quant’altro per avere un quadro più chiaro, ma anche maggiori visite ed introiti.
Un tentativo, stando anche a quanto dichiarato sul Corriere.it in questi giorni, già accennato quando Fred Graver, scrittore, produttore e veterano della tv è stato nominato direttore creativo di Twitter, mentre in autunno Ben Grossman, direttore editoriale di Broadcasting & Cable’s , rivista specializzata in Tv e media è diventato responsabile globale del dipartimento media.
Uno scenario quindi a livello aziendale senza dubbio in grado di favorire certe tematiche. La finale del campionato di Football, il tanto atteso SuperBowl infatti è stato l’evento più twittato della storia: 24 milioni di cinguettii e durante il blackout c’è stata una media record di 231mila tweet al minuto. Non solo: in 26 dei 52 spot passati durante l’incontro, Twitter è stato citata direttamente, o con hashtag creati appositamente o con gli indirizzi Twitter del prodotto. Un ottima occasione per farsi pubblicità che combacia perfettamente con quanto si sta vedendo anche in italia durante gli spot televisivi ovvero la comparsa degli indirizzi sui social, segno di un importante cambiamento nel nuovo modo di comunicare a cui tutti ci stiamo abituando. Il tutto non fa che far raddoppiare o triplicare alla velocità della luce gli utenti iscritti ai social media e sottolinea ancora una volta il loro strapotere nel modo di comunicare.
Twitter: da microblogging a guida TV?
Una sorta di secondo schermo, di guida televisiva: ecco come molti utenti stanno utilizzando Twitter ultimamente. Commentano cioè quello che avviene in Tv, cercando di dare degli spunti di dibattito e di riflessione.
Uno strano binomio che è molto più serio di quanto di primo impatto si possa pensare. Non si tratta infatti solo di utilizzare Twitter per commentare quanto accade in Tv, attraverso hashtag dedicati alle tante, troppe trasmissioni televisive, quasi in una sorta di diretta e di partecipazione al dibattito o a tutto ciò che sta avvenendo, ma ci sono alle spalle di questa nuova tendenza anche delle circostanze specifiche.
Basti pensare che Twitter ha stretto tempo fa un accordo con Bluefin Labs, società specializzata in analisi dei dati tv e di come questi interagiscono con le piattaforme social. Un accordo importante per Twitter per conoscere le abitudini degli utenti, ma anche per favorire alcuni temi sui programmi più seguiti, suggerendo in alcuni casi argomenti di discussione, temi da trattare e quant’altro per avere un quadro più chiaro, ma anche maggiori visite ed introiti.
Un tentativo, stando anche a quanto dichiarato sul Corriere.it in questi giorni, già accennato quando Fred Graver, scrittore, produttore e veterano della tv è stato nominato direttore creativo di Twitter, mentre in autunno Ben Grossman, direttore editoriale di Broadcasting & Cable’s , rivista specializzata in Tv e media è diventato responsabile globale del dipartimento media.
Uno scenario quindi a livello aziendale senza dubbio in grado di favorire certe tematiche. La finale del campionato di Football, il tanto atteso SuperBowl infatti è stato l’evento più twittato della storia: 24 milioni di cinguettii e durante il blackout c’è stata una media record di 231mila tweet al minuto. Non solo: in 26 dei 52 spot passati durante l’incontro, Twitter è stato citata direttamente, o con hashtag creati appositamente o con gli indirizzi Twitter del prodotto. Un ottima occasione per farsi pubblicità che combacia perfettamente con quanto si sta vedendo anche in italia durante gli spot televisivi ovvero la comparsa degli indirizzi sui social, segno di un importante cambiamento nel nuovo modo di comunicare a cui tutti ci stiamo abituando. Il tutto non fa che far raddoppiare o triplicare alla velocità della luce gli utenti iscritti ai social media e sottolinea ancora una volta il loro strapotere nel modo di comunicare.
Scopri »
.online
Gestione DNS inclusa
Post recenti
Perché scegliere un dominio .online
Leggi di più »Guida alle soluzioni di hosting con AI integrata
Leggi di più »Estensione di dominio .ai, una soluzione innovativa da considerare
Leggi di più »Perché scegliere un dominio .net nel 2025: vantaggi e considerazioni strategiche
Leggi di più »I vantaggi di un Hosting Reseller per le Web Agency
Leggi di più »Registrare un Dominio: 7 cose che devi sapere
Leggi di più »Condividi sui tuoi social