Qualche giorno fa è arrivata una sentenza della Corte di Cassazione riguardo ad un caso di frode fiscale, che apre scenari di riflessione sull’uso delle posta elettronica certificata, spesso al centro di polemiche e battaglie burocratiche.
La Corte di Cassazione, con l’ordinanza 6752 dello scorso 18 Marzo, da’ ragione a quell’ avvocato che ha ottenuto il rinvio del processo perché «il decreto di fissazione dell’udienza con la relazione del giudice relatore non è stato ritualmente notificato». Il problema in questo caso, oltrepassando il linguaggio burocratico, contesta il fatto che la notifica è stata depositata presso la Cancelleria e non alla casella di posta certificata del professionista. Se c’è l’indirizzo PEC in altre parole, le notifiche devo arrivare attraverso la PEC, come prevede la norma. Una sentenza significativa certamente, che crea un precedente importante nell’ambito delle norma in materia di posta certificata.
Novità questa, che apre scenari interessanti nel panorama della posta certificata, che sta acquisendo sempre maggiore forza nel settore e garantisce una maggiore fluidità nella gestione di certi meccanismi burocratici. Al di là delle singole norme in materia, vale la pena riflettere sui alcuni aspetti interessanti, relativi non solo ad una sentenza che certifica e aggiunge valore all’importanza della PEC, ma anche alla PEC in quanto strumento di primo piano, ancora per certi versi sottovalutato.
La posta certificata obbligatoria a tutti gli effetti già da quasi due anni, ha infatti avuto un riconoscimento legittimo come strumento per dare valore legale ai documenti della pubblica amministrazione e snellire la troppa burocrazia in materia di Pubblico. Adesso questa sentenza sancisce un’ ulteriore conferma a quel processo per cui si legittima ulteriormente la posta elettronica certificata, spingendoci forse a considerare con maggior forza le possibilità di acquistare la PEC presenti sul mercato.
Ricordiamo quindi che per avere la posta certificata basta rivolgersi a società specializzate nel settore. Citiamo su tutte la proposta di Register.it, che offre un pacchetto delineato in diversi punti e modalità, oltre ad avere una PEC proprietaria. Per acquistare la PEC si può scegliere, andando sul sito dedicato, tra:
PEC Starter, a 2 euro e 80 al mese, che prevede il valore legale dei messaggi, le notifiche anche via sms, una webmail sicura. Ci sono poi le versioni più avanzate, Plus e Professional, con un indirizzo personalizzato, 1 e 2 gb di spazio web da utilizzare e molto altro ancora. Una varietà di offerte quindi per far fronte a tutte le necessità e garantirsi quindi una migliore gestione della burocrazia.