iPad Mini: l’ufficio brevetti non concede il marchio

ipadminiiPad Mini non è un marchio registrato. E’ stata bocciata la richiesta della Apple per tutelare il nome iPad Mini come marchio a tutti gli effetti.

Le motivazioni della bocciatura vanno cercate nel termine “mini” secondo l’ufficio brevetti puramente descrittivo di beni venduti in formato di miniatura, più piccoli rispetto ad una ipotetica versione  più grande.

Queste le motivazioni di una decisione che non lascia spazio ai dubbi sulla proprietà intellettuale, che ha delle regole precise, prima tra tutte il fatto che i termini devono essere utilizzati separati o insieme, simili ad un nome proprio, unico, che non rievochi due nomi o una combinazione di questi.

La Apple da parte sua ha protestato in modo forte, facendo sentire le proprie ragioni e cercando di sottolineare come certe bocciature possano essere addirittura pretestuose. Una macchinazione precisa contro Apple. Ci sono motivazioni da più fronti relative alle contestazioni verso Apple, per esempio che la pagina ufficiale di iPad Mini è insufficiente, mentre per gli altri marchi ci sono pagine più che sufficienti e complete, stando come sempre alle prime reazioni oltre alle già citate motivazioni della sentenza dell’ufficio brevetti. Per Apple c’è per altro ancora tempo per presentare ricorso, anche se va detto che non è la prima volta che Apple si trova ad affrontare questo tipo di battaglie per tutelare i propri prodotti non senza problemi: ha dovuto cedere in Cina, Messico e Brasile. Stati in cui il gigante di Cupertino ha dovuto lottare: in Cina come in Brasile altre società  hanno registrato nomi come iPhone e iPad ben prima che lo facesse Steve Jobs, per cui appunto sono state sviluppate battaglie intense. In Cina ad esempio riconquistare il nome iPad è costato 60 milioni di dollari, per cui lo scenario battagliero in cui si va a collocare la Apple è più che definito.