La notizia è riportata sui blog e magazine specializzati nel settore e riguarda un tema che per molti sta diventando prioritario: la cancellazione dai social network, più complicata di quanto non sembri a primo impatto.
A quanto pare infatti ogni social segue delle regole proprie ed alcuni hanno modificato le procedure quasi in tempo reale. Primo tra tutti Facebook, che accusato più volte di conservare i dati degli utenti anche dopo la disattivazione del profilo, ha modificato le proprie procedure, inserendo la possibilità di disattivare il proprio profilo per un periodo temporaneo. Dopo due settimane si ha la possibilità di cancellarsi in modo definitivo ed eventualmente riattivare il profilo è una procedura molto lunga.
Diverso è il discorso per Twitter, con cui bisogna aspettare 30 giorni prima di decidere di tornare e iscriversi nuovamente, anche se i vostri tweet restano sempre negli indici di Google. Google Plus invece rimuove tutte le informazioni memorizzate, ma si riserva la possibilità di riutilizzarli per scopi promozionali.
Cosa si intenda esattamente con questa clausola non è dato sapere, ma di certo le procedure incuriosiscono e molto l’atteggiamento degli utenti. Esserci, non esserci , tornare. Un intricato contesto in cui sono gli utenti a scegliere e in qualche modo a muoversi all’interno di questo. Talvolta però si può considerare un’altra opzione, forse non da tutti presa in considerazione: smettere di usare i social, che vuol dire non esserci se pure virtualmente, ma in rete -si sa- è tutto possibile.