Era Febbraio del 2012 quando la Nintendo, società leader nel settore dei videogiochi, aveva intentato una causa contro il titolare del dominio wiiu.com, reo di aver infranto la proprietà intellettuale relativa alla nuovissima console, ultima nata in casa Nintendo.
Qualcuno in modo molto scaltro aveva infatti registrato prima della stessa società, il dominio wiiu.com e si era così assicurato la proprietà del dominio, cosa che ha ovviamente suscitato le perplessità della Nintendo e la volontà di fare causa. Non c’è stato però molto da fare, nonostante sembrasse che essere proprietari di un prodotto fosse sufficiente anche per la proprietà del dominio, ma la sentenza del WIPO (World Intellectual Property Organization) ha invece stabilito il contrario.
L’unico modo è pagare il titolare per cercare di avere nuovamente il dominio, magari provando a trattare sul prezzo. Torna a ripetersi il caso Microsoft, che nei mesi scorsi si era lasciata sfuggire xboxone.com e xboxone.net, segnando il terreno delle cause di questo genere, per ciò che riguarda la proprietà intellettuale e i nomi di dominio.
Non ci sono altre notizie in merito, né c’è per ora alcun segnale di quello che sarà il futuro per Nintendo, ma certamente le dispute per i nomi a dominio sono all’ordine del giorno: dovrebbe stare alla lungimiranza delle aziende cercare di tutelarsi in tempo.