L’ ICANN ha deciso il via libera per i domini con caratteri non latini, ovvero le denominazioni di primo livello “.online” e “.website” in caratteri cirillici, “.game” in cinese e “.web” in arabo.
Un importante cambiamento nel mondo dei domini di primo livello Top-Level Domain o TLD con cui si apre un varco nel mondo dei domini legati alle cose o a contesti specifici, con personalizzazione certamente più forte.
Come per ogni novità che si rispetti però non mancano i problemi: questa settimana durante l’incontro che si terrà Durban, in Sud Africa, i vari esponenti dell’ICANN dovranno decidere cosa fare sulle richieste di due società: Amazon e Patagonia che hanno manifestato l’intenzione di conquistare i domini di primo livello .amazon e .patagonia.
L’iniziativa non piace alle autorità regionali, che vogliono utilizzare i nomi ovviamente per gli Stati e i territori e non trovano corretto l’atteggiamento di chi vuole avere il controllo dei nomi a dominio. Come accade sempre, quando si stabiliscono delle norme in termini di nomi a dominio, ci sono poi dei contrasti e delle reazioni controverse da parte di chi ha per un nome lo stesso interesse.
Vedremo come proseguiranno le diatribe, ma per il momento le premesse non sono certamente rosee.