Ha inaugurato un nuovo modo di pensare la musica e di fruirla in un periodo storico nel quale era necessario un cambio di rotta per poter far fronte al download illegale. Inutile negare l’evidenza d uno stato di cose cambiato con i nuovi mezzi messi a disposizione dalla tecnologia che avanza: questo è stato l’atteggiamento vincente di Spotify che ha compiuto 5 anni proprio ieri. Anche se in Italia è approdato solo pochi mesi fa, era il 7 ottobre 2008 quando dalla Svezia veniva lanciato il sito destinato a modificare il mondo musicale con lo streaming. Una logica completamente differente, basata sulla disponibilità e l’accesso e non sul possesso. Con Spotify infatti basta cercare la band o l’artista preferito nel search per avere subito la possibilità di ascoltare con un clic tutta la musica desiderata. I brani non vengono scaricati sul computer e per fruirne bastano gli spot o in alternativa un abbonamento, oltre ovviamente ad una buona connessione!
L’idea di Spotify è stata quella di cambiare completamente approccio rispetto a quello avuto dalle major musicali fino ad allora. Inutile cercare di contrastate la pirateria inasprendo le pene o i controlli, ma cercare un modo per rendere illegale un atteggiamento ormai troppo radicato.
Auguri a Spotify che dato la possibilità ai navigatori di poter accedere, con soli 10 euro al mese, a più di 20 milioni di canzoni. Un traguardo che solo pochi anni fa sembrava molto improbabile.