Più domini .eco: gruppo pronto allo scontro

.ecoUn grosso e ben organizzato gruppo a favore dell’ecologia spera di poter acquisire i diritti per vendere i domain name ad estensione .eco; per riuscirci, ha deciso di instaurare una pacifica guerra di comunicazione, nella speranza di averla vinta sui propri rivali.

Il prossimo anno l’ICANN, il noto istituto regolatore oltreoceano per quanto riguarda gli indirizzi web, eserciterà un controllo più rilassato sui top level domains (TLD), ovvero i suffissi che troviamo alla fine di un indirizzo internet come i ben noti .com, .it, .co.uk; verrà addirittura ampliata la lista dei TLD accettati ed utilizzaibili.

Tra i top level domains in palio troviamo l’ambitissimo .eco; i diritti di registrazione verranno concessi ad una sola organizzazione.

Al momento, però, in lizza per il tentativo di acquisto dei diritti per il .eco troviamo, negli Stati Uniti, due grandi gruppi: un consorzio sostenuto dall’ex candidato alle presidenziali americane Al Gore, e Green Room, un’altra associazione ecologica canadese.

Entrambe le organizzazioni hanno dichiarato di voler accettare la registrazione al .eco solo di coloro che hanno dimostrato un concreto impegno per l’ambiente; i soldi raccolti verranno chiaramente utilizzati per supportare cause ecologiche.

Il primo ad attaccare è stato Dot Eco LLC, pubblicando un documento di diciassette pagine che illustra il modello di business applicato dal proprio concorrente Green Room, mostrando come i costi operaviti dell’associazione svilirebbero la richiesta di fonti che effettua in nome di cause ambientaliste.

Inoltre, le politiche di registrazione proposte da Green Room, così ingombranti e macchinose, scoraggerebbero le altre organizzazione a registrare un dominio .eco.

Green Room ha risposto semplicemente dichiarando di essere cosciente dell’analisi fatta, dispiaciuta che Dot Eco LLC abbia voluto intraprendere questa strada, ma non risponderà ulteriormente a polemiche. Staremo a vedere chi l’avrà vinta.

Via | Edie