Con circolare del 15 gennaio 2014 il Ministero dello Sviluppo Economico ha fatto delle precisazioni sull’uso della CEC PAC, la posta elettronica certificata gratuita rilasciata dal sito del Governo su www.postacertificata.gov.it.
In seguito a diverse richieste di questo servizio da parte dei professionisti iscritti agli Albi, il Ministero ha ritenuto opportuno chiarire che gli iscritti ad Ordini e Collegi professionali non possono usufruire della posta certificata gratuita CEC PAC. Il servizio gratuito infatti è riservato ai cittadini e per questo gli indirizzi del tipo “@postacertificata.gov.it” provenienti da Ordini professionali e Collegi, comunicati per l’aggiornamento dell’INI-PEC, l’indice nazionale degli indirizzi di posta elettronica delle imprese e dei professionisti, verranno rifiutati. Oltretutto la posta elettronica certifica del cittadino (CEC-PAC) consente la comunicazione solo con la Pubblica Amministrazione e non può essere usata per inviare email ufficiali tra aziende e cittadini.
Non è la prima volta che il Ministero dello Sviluppo Economico ha dovuto ribadire l’utilizzo e i limiti della CEC PAC. Nel settembre 2013, aveva infatti inviato una nota alle Camere di commercio, precisando che, per gli uffici del registro delle imprese, l’obbligo relativo alla comunicazione all’INI-PEC dei loro indirizzi PEC non poteva avvenire indicando un indirizzo di posta elettronica certificata del cittadino.