TLDH ritira la richiesta e torna in pista .roma

dominio.roma

Giorni fa avevamo ipotizzato per la città eterna il rischio reale di perdere un dominio con estensione .roma, importante per il Comune e strategico da un punto di vista di immagine e comunicativo.

Un rischio reale, dato che la società informatica Londinese aveva proposto di acquistare proprio il .roma e si era  già fatta avanti per nomi di dominio di tradizione prettamente italiana, come .casa, .pizza  e altri.

Sembrava un’occasione persa, invece stando alle notizie di questi giorni e a quanto riportato dal Corriere delle Comunicazioni e da alcune agenzie giornalistiche, la società Top Level Domain Holdings Limited ha ritirato l’offerta anche perché c’è stata la reazione dell’ Amministrazione Comunale con in testa il Sindaco Marino, che si è detta pronta ad acquistare il .roma non appena l’ICANN emanerà il nuovo bando.

Ripercorrendo a ritroso la storia del dominio .roma, ricordiamo che tra gennaio e maggio 2012 l’ ICANN  aveva indetto una gara per mettere al bando una famiglia di domini, tutti con il .roma finale di sicuro interesse per la capitale: musei.roma, ciao.roma e allora l’Amministrazione non partecipò alla gara, anche perché l’acquisizione sarebbe costata tra i 200mila e i 300mila euro.

Fu la britannica Tldh che pose l’attenzione sul suffisso .roma e fu allora che l’attuale giunta fermò la vendita, fino ad arrivare ai giorni scorsi, quando Marta Leonori, assessore capitolino alla Roma Produttiva ha dichiarato: “Ribadisco che è volontà di questa amministrazione partecipare al bando futuro, che dovrebbe ripetersi nel 2015, per poter ottenere l’utilizzo dei domini .roma”. Un modo per proporre di nuovo la propria ferma intenzione di riagganciare l’affare per il .roma, a cui il Comune ha legittimamente diritto, ancor di più a seguito del ritiro della Tldh.