Facebook compra What’s app, quando la tenacia premia

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Se c’è una cosa che Brian Acton avrà imparato in questi mesi è che essere tenaci paga sempre. Per chi avesse dei dubbi Brian Acton è il papà di What’s app ed insieme a Jan Koum nel 2009 dopo un’esperienza comune in Yahoo! ha dato vita ad una delle app per smartphone di maggior successo, che oggi vale 19 miliardi di dollari.

Prima dell’acquisizione ufficializzata due giorni fa, Brian Acton aveva chiesto a Facebook e Twitter per proporre la “propria” creatura e la risposta era stata: no, grazie. Il rifiuto era stato annunciato dallo stesso Acton via Twitter, con una comunicazione che spiegava la delusione per il mancato accordo senza perdere l’ironia. Nel tweet dell’epoca, datato Agosto 2009 si leggeva infatti: “Got denied by Twitter HQ. That’s ok. Would have been a long commute.”

E tempo dopo si leggeva del rifiuto di Facebook in un altro Tweet che recitava: ” Facebook turned me down. It was a great opportunity to connect with some fantastic people. Looking forward to life’s next adventure.”

Un no deciso quindi dai giganti social, che però non ha fatto perdere speranze di rilancio né a Acton né a Kourn. Per questo la loro tenacia è stata premiata e proprio due giorni fa la notizia è diventata ufficiale. L’acquisizione ha visto la vendita di WhatsApp per 16 miliardi di dollari, di cui 12 miliardi in azioni e tre miliardi in azioni da distribuire a dirigenti e dipendenti che abbiano lavorato almeno 4 anni in azienda, totale 19 miliardi di dollari. Una delle acquisizioni più chiacchierate della storia di aziende specializzate nel mondo delle nuove tecnologie. Vedremo se l’acquisizione porterà dei cambiamenti strutturali e organizzativi, se ci saranno nuove funzionalità e aggiornamenti, ma per ora l’affare sembra essere sicuramente vantaggioso per un’app partita in sordina e cresciuta in maniera esponenziale nel corso degli anni, fino a diventare uno dei più grandi successi nel mondo della tecnologia.