.vin e .wine, è ancora battaglia tra Ue e Usa

vinoIl vino di qualità chiede maggiori tutele in rete e sul mercato anche se la battaglia sembra particolarmente difficile visto che riguarda un ambito che fa gola a molti, un mercato in espansione caratterizzato da nomi di dominio, nuove liberalizzazioni e un mondo sempre più concorrenziale.

Nel caso del .vin e .wine, si vedono contrapposti da una parte gli Usa che difendono le loro produzioni in rete e la libertà del web, dall’ altra la UE, che chiede il rispetto della proprietà intellettuale e una regolamentazione del web.

“Internet non è una zona di non diritto. Tutti gli interessi devono essere presi in considerazione, in particolare il rispetto dei diritti di proprietà intellettuale”  ha dichiarato Riccardo Ricci Curbastro, presidente della Federazione europea dei vini d’origine. Dall’altra parte gli USA non sembrano più sensibili su questo tema  e sperano in una revisione di certe posizioni.

Per il vino ed i produttori vinicoli invece domini come .wine rappresentano una forte identificazione e la possibilità di sentirsi rappresentati in tutto il mondo, per cui è giusto riconoscere la proprietà intellettuale e la “precedenza” su certi nomi, andando contro quello verso cui spingono gli Usa, volto invece ad una libertà più sostanziale.

Avere una forte identità è oggi per molti motivo di vantaggio competitivo sul mercato, occasione per migliorarsi, possibilità di una forte componente di brand. Per questo, tutelarsi nel mondo dei nomi di dominio diventa componente essenziale per conquistare quella parte di mercato che parte prima di tutto dal nome per poi raggiungere i prodotti e tutto il raggio d’azione a questi collegati.