Jean-Jacques Sahel, vicepresidente per l’Europa di ICANN ha rilasciato una recente intervista al Corriere delle Comunicazioni in cui ha sottolineato nuovamente la posizione dell’ente , rispetto ai domini .wine e .vin.
Nell’intervista, Sahel ha sottolineato come l’ICANN non sia tornata indietro nonostante le osservazioni di molti paesi europei sull’ assegnazione dei nomi di dominio basati sul vino.
A seguito infatti delle tante dispute che hanno caratterizzato nei mesi scorsi le estensioni .wine e .vin l’ICANN ha subito non poche critiche, per aver ceduto le estensioni senza tener conto del richiedente.
In questo modo i domini sono stati assegnati a enti pubblici o privati, società, persone fisiche o giuridiche che magari non hanno alcun interesse specifico ma sfruttavano il dominio al solo fine commerciale. L’ ICANN, per voce del suo Vicepresidente Europeo, ha sottolineato come la propria posizione sia ferma e per altro non sia stata affatto condannata dalla Comunità Europea. Ferma per la libertà di assegnare i nomi di dominio ad enti, aziende pubbliche e private che dimostrino in tempo le motivazioni più adeguate. Il fattore tempo è dunque uno degli elementi centrali nelle decisioni prese dall’ ICANN nel corso dei mesi, ancor di più in tempi recenti.
Sahel ha infine ribadito come esista da parte dell’ ICANN una procedura di obiezione a cui far riferimento in caso di proteste, fino ad oggi rimasta poco sfruttata da coloro che solo in seconda battuta hanno poi presentato ricorso.
Ecco l’intervista tratta dal Corriere delle Comunicazioni .