Il diritto all’oblio vale per tutti i domini, lo dice l’Unione Europea

logo_ueSul diritto all’oblio l’Unione Europea si è espressa più volte nei mesi scorsi, sottolineando l’importanza di assecondare le esigenze di un utente che non vuole comparire nei risultati dei motori di ricerca. Per questo quando ci si appella al diritto all’oblio, Google e gli altri motori di ricerca devono cancellarlo e con la cancellazione, far sparire tutte le informazioni che lo riguardano.

Un modo per applicare la sentenza con cui la Corte Ue tempo fa aveva stabilito il diritto all’oblio per i cittadini europei con alcune varianti. La prima di queste, stabilita qualche settimana fa, è che  questo tipo di diritto va applicato a tutti i cittadini, anche oltre l’unione Europea, come stabilito e spiegato dal Presidente dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, Antonello Soro che ha sottolineato come: “Google ha una dimensione unitaria e quindi ci si aspetta che de-indicizzi i nomi da tutti i domini e non solo dagli europei come .fr, .it“.

Un modo per completare quanto già stabilito in passato relativo proprio a questo tipo di diritto, che permette a chi sceglie di non comparire di essere cancellato, non solo per quanto concerne i dati personali ma per tutte le informazioni connesse. Un’importante decisione, che regala ancora una volta ampio spazio al diritto di ciascuno di apparire ma anche di non comparire. Vedremo se il futuro ci darà ulteriori indicazioni sulle esigenze degli utenti, ma per il momento gli interventi della Ue vanno in direzione di una tutela del bacino di utenti e invitano Google ad adeguarsi. Un buon segnale in direzione della tutela dei navigatori del web.