Se ne saranno accorti in tanti, soprattutto nel weekend appena trascorso. È andato online il sito del Ministero dei beni Culturali, dedicato agli eventi di Expo 2015. Non erano ancora passati 5 minuti dall’annuncio del Minstro Franceschini che i social, Twitter in testa, si sono scatenati in una vera e propria raffica di commenti, tanto che il trend VeryBello è rimasto in testa per un paio di giorni almeno.
Non solo un susseguirsi di tweet, ma una fitta serie di articoli dedicati all’analisi del sito, a cosa andava fatto e non è stato fatto, a cosa fosse più o meno giusto. Non solo articoli dedicati alle critiche, ma anche proposte alternative arrivate da più fonti, start up prima di tutte che hanno suggerito altre soluzioni.
E nel mare delle opinioni che si sprecano in questi giorni, sono emerse proposte, alcune interessanti. Lo riposta il blog startup italia, dedicato proprio al mondo delle start up in cui si leggono le proposte di società che lavorano nel mondo del turismo e conoscono da vicino questa realtà. Si va dalle dichiarazioni di Alessandro Petazzi, 40 anni, fondatore di Musement che propone: “Siamo pronti a condividere la nostra tecnologia con il ministero, anche gratis” e suggerisce alcune soluzioni, al suggerimento concreto di Giuseppe Naccarato, 31 anni, fondatore di Viaggiart «La prima cosa da aggiungere sarebbe una mappa», una mappa in cui si possano indicare informazioni utili, come il tempo stimato per raggiungere una meta.
Fa eco Matteo Flora, esperto di User Experience con un’analisi dettagliata e puntuale. Proposte e suggerimenti che non mancano, ma sono ancora più interessanti i numeri. Proviamo a raccogliere alcuni dati: sono quasi 30 mila i tweet nel weekend da oltre 13.000 account e oltre 78 milioni di visualizzazioni potenziali. Nella giornata di domenica c’è stato poi il momento di picco con oltre 60 tweet al minuto, stando anche a quello che ha riportato Wired. Un vero e proprio caso mediatico potremmo dire, se si pensa alle reazioni che il sito ha davvero suscitato: le più diverse, ma sono le critiche negative a farla da padrone.
Non sappiamo ancora il futuro di questo progetto, se ci saranno delle modifiche e nuovi aggiornamenti. Quel che è certo è che se sono arrivate tante reazioni negative, il successo non è del tutto assicurato. Non sappiamo se con una proposta totalmente differente, le critiche sarebbero state così tante: forse in termini di numeri si ma certamente non in termini di durezza.