Google prepara una battaglia contro le bufale online?

google-redg-algorithm-seo-ss-1920Ormai stanno diventando pane quotidiano soprattutto sui social network.

Si tratta di notizie palesemente false, che a volte hanno un titolo accattivante altre volte meramente allarmistico e vengono diffuse in rete attraverso i social media ad una velocità davvero impressionante.

Parliamo dunque di bufale e del modo in cui queste danneggiano quella parte di contenuto che invece è sinonimo di qualità e da sempre Google cerca di portare avanti, promuovendolo. Si tratta di notizie false pubblicate su siti creati ad hoc, allo scopo di portare su questi il numero più alto di traffico possibile: escamotage che non appena vengono individuati fanno sì che la notizia scompaia alla stessa velocità con cui si è diffusa. Il punto è legato al momento in cui qualcuno, abboccando all’inganno inizia a dar vita ad un effetto domino che in rete non ha eguali e fa sì che le notizie false si diffondano alla velocità della luce, danneggiando notevolmente il contenuto di qualità.

Per evitare tutto questo, per proteggere i contenuti invece validi, per far fronte alla rischiosa diffusione di notizie false, bufale appunto, Google sembra stia lavorando alacremente ad un nuovo algoritmo o quanto meno ad una nuova metodologia con cui individuare le bufale e finalmente penalizzarle.

Un tema che evidentemente sta a cuore a chi online propone contenuto valido, non copiato, veritiero. Il team di Mountain VIew che sta lavorando al progetto, dovrebbe rilasciare quindi un algoritmo chiamato Knowledge-Based Trust score, capace di verificare la veridicità di una notizia, con un riscontro diretto con la piattaforma Knowledge Vault realizzata da Google nel 2014.

La piattaforma è in grado di archiviare tutte le notizie più recenti, selezionandole da fonti autorevole e pare ne abbia già raccolto oltre 1 miliardo.  Il nuovo algoritmo dovrebbe essere in grado di confrontare la notizia con l’archivio di Knowledge Vault e di conseguenza penalizzarla se falsa o non attendibile. Finalmente un modo per mettere a freno il gran diffondersi di notizie false, che non fanno che penalizzare con la loro forte eco i contenuti davvero validi, che dovrebbero essere l’essenza stessa di Google.