Si è spento Satoru Iwata, oltre alla Wii lascia in eredità a Nintendo Super Mario e Zelda su smartphone e tablet

Satoru Iwata, inventore della Wii, si è spento all’età di 55 anni a causa di un cancro al dotto bilaterale. Iniziò la sua carriera in Nintendo come sviluppatore di giochi, poi nel 2002 il successo con la promozione ad Amministratore nintendo wiiDelegato. E’ ricordato come ideatore di giochi quali Pokemon, Kirby e SuperSmash Bros, ma il successo arrivò con l’ideazione della Nintendo Wii che ha risollevato le sorti finanziare dell’azienda.

Il successo di Satoru Iwata inizia nel 2006 con un’idea ben precisa: le console erano diventate un prodotto troppo di nicchia e Satoru voleva avvicinare ai videogiochi altre categorie di utenti. In quello stesso anno, scriveva sul Times che l’industria del gioco avrebbe dovuto focalizzarsi meno sulla parte grafica e high tech ed individuare nuovi modelli di interazione tra giocatori e console. Precisamente, spinse per gli sviluppi di nuovi sistemi che rappresentavano una rottura con il passato quali la Nintendo DS e la Nintendo Wii, rispettivamente con l’introduzione del touch screen e del motion control. In particolare, la Nintendo Wii ha attirato tanti neofiti e modificato le abitudini di molti giocatori, costringendo i competitors ad adeguarsi proponendo prodotti simili. In una più recente dichiarazione il CEO della Nintendo aveva affermato di voler portare giochi come Super Mario, Donkey Kong e Zelda su smartphone e tablet, grazie alla collaborazione con la compagnia di applicativi per smartphone DeNA Co.

L’annuncio della sua morte viene fatto dalla Nintendo il 12 Luglio 2015, dichiarando che l’Amministratore Delegato era deceduto il giorno precedente per complicazioni dovute alla malattia. Il giorno seguente le bandiere della Nintendo erano a mezz’asta e un arcobaleno è apparso dietro gli uffici di Kyoto chiaro riferimento a Mario Kart e la rainbow road per il paradiso.

On my business card, I am a corporate president. In my mind, I am a game developer. But in my heart, I am a gamer
-, Game Developers Conference 2005