I recenti e tragici fatti di Parigi, hanno senza dubbio sollevato una forte onda emotiva, di partecipazione e cordoglio.
Tra status di Facebook e notizie condivise è stato un susseguirsi di pubblicazioni, ma anche di ricerca di informazioni sugli avvenimenti e su potenziali feriti o vittime accertate.
E tra le varie azioni, non sarà sfuggita la feature di Facebook Safety Check, notifica con cui gli amici presenti nel luogo di un disastro possono comunicare di star bene ai loro contatti. Non sempre infatti si riesce a stabilire un contatto con quei contatti tra i nostri vicini a luoghi di attentati, calamità naturali, problemi ed incidenti gravi. Per questo spesso si è in attesa di uno status, una pubblicazione, un messaggio che possa fare sapere agli altri del nostro stato di salute e se possibile tranquillizzarli.
Molto utile se si pensa che non sempre i contatti vicini ai luoghi di un attentato o un disastro possono comunicare facilmente. E anche nei recenti, tragici fatti di Parigi non è mancato l’utilizzo di questa feature, che ha potuto risolvere non pochi problemi a coloro che ne hanno avuto bisogno. Non erano però trascorse nemmeno 24 ore dalla strage di Parigi, che in rete si leggevano già pesanti e frequenti critiche al Social Network più famoso al mondo. In particolare le critiche riguardavano la mancata informazione sui fatti di Beirut di qualche tempo fa e la mancata attivazione del Safety Check.
A tale proposito Zuckerberg ha spigato come il Safety Check sia stato attivato anche nel caso dell’attentato in Nigeria e che da ora in avanti verrà utilizzato più spesso, mentre prima si utilizzava solo nel caso di gravi disastri naturali.
Per chiarezza pubblichiamo anche noi il post di Zuckerberg augurandoci che la già utilissima funzionalità possa trovare margini di miglioramento e meno critiche.