Caso di arbitraggio: possedere il dominio .com dà il diritto agli altri TLD e ccTLD

SexyWebCam.com Un caso della World Intellectual Property Organization potrebbe creare scompiglio nel mondo dei domain name.

Un panelist ha assegnato i domain name sexywebcam.mobi e sexywebcam.tv al possessore del dominio SexyWebCam.com, del quale possiede il marchio registrato.

James A. Barker, arbitro del caso, ha obiettato che possedere un marchio con estensione .com è molto più specifico e circoscritto del possedere il marchio sul solo termine ’sexywebcam’. Inoltre ritiene che i due domini oggetto di contestazione siano eccessivamente simili al principale con estensione .com, quindi non distaccabili da esso.

Le scarse prove portate a sostegno dalla controparte hanno complicato ulteriormente la questione. Barker ha dichiarato che il termine “sexywebcam” non può essere trovato nei dizionari, quindi non può essere considerato generico. Non è stata fornita prova che il termine composito “sexywebcam” sia generico o descrittivo e mancano anche prove che terze parti lo abbiano utilizzato, avvalorando il valore descrittivo reclamato dalla controparte denunciata.

Sebbene il Panel ritenga che la parola “sexywebcam” abbia connotazioni descrittive, non esiste prova che sia stato utilizzato in questi termini: se il convenuto avesse fornito maggiori prove, avrebbe vinto la disputa mantenendo i due domini contestati.

Per riassumere la contorta questione, secondo la logica di Barker, possedendo un marchio registrato sul domain name “dominio.mobi”, possiamo rivalerci sul possessore di “dominio.com” avvalendoci della presunta confusione che genererebbe. Se costui ha acquistato il dominio .com successivamente a quando noi abbiamo registrato il dominio .mobi, possiamo tranquillamente vincere la disputa.

Via | Domain Name Wire