L’hashtag #CiaoMarco è stato più volte citato sui social da migliaia di cittadini, artisti, politici, amici di Marco Pannella a seguito della sua morte a 86 anni nella clinica romana che lo ha ospitato più volte dopo i suoi scioperi della fame e della sete.
Marco Pannella, nel 1955, fu uno dei fondatori del Partito Radicale con Ernesto Rossi, Leo Valiani, Mario Pannunzio ed Eugenio Scalfari. Nel 1963 diventò segretario del partito, seguendo un tipo di politica anticlericale e antimilitarista affrontando numerose battaglie per difendere i diritti e le libertà civili, tra cui la lotta per il divorzio e per l’aborto.
Una tra le battaglie politiche più celebri fu quella relativa alla ‘partitocrazia’ dove in occasione di spazi a lui riservati in tribuna politica, si presentò legato ed imbavagliato.
Nel 2001, fu uno tra i fondatori del movimento politico Radicali Italiani, sezione italiana del Partito Radicale Transnazionale e, Successivamente, nel 2002, Pannella promosse insieme ad altri esponenti del partito, tra cui l’ex docente universitario Luca Coscioni, colpito da sclerosi laterale amiotrofica, l’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica, insieme a Piergiorgio Welby. L’associazione ancora oggi si batte per i diritti dei malati, per la loro libertà di scelta, per il no all’accanimento terapeutico, per la legalizzazione dell’eutanasia. Battaglie che ancora oggi vedono divisa l’Italia in due.
Significativo il ricordo del Presidente Sergio Mattarella, che ha descritto Pannella come: ‘’Protagonista della politica italiana, senza mai essere legato al potere…[…] È stato coscienza critica del nostro Paese, sulla base di una fedeltà ai principi di libertà e di democrazia”.
Sui social network, Twitter in particolare, grande cordoglio e parole di stima anche da parte di chi non condivideva le sue battaglie. Matteo Salvini, ad esempio, ha dichiarato: ”molte delle sue battaglie non le ho condivise, altre si. Gli riconosco di averci sempre messo la faccia.”O ancora il premier Matteo Renzi lo ha ricordato come ”un protagonista straordinario della vita non solo politica italiana. È transnazionale, verrebbe da aggiungere.”
L’eco sui social ha risvegliato anche le reazioni di comuni cittadini e personaggi noti, così come associazioni impegnate in battaglie sociali. L’utente “Tarquinio il Superbo” ha affermato: ”Imbarazzante la maggioranza di governo, esalta #MarcoPannella per le conquiste dei diritti sociali che loro hanno già calpestato #CiaoMarco‘. O ancora Andrea che ha twittato:” #MarcoPannella non è morto. Sta facendo una protesta estrema, lo sciopero della vita. #ciaomarco”
Il noto giornalista Ferruccio De Bortoli, invece, lo ha ricordato così: “Ciao #Marco e grazie per averci insegnato che nella civiltà del diritti non si dimentica nessuno.” Infine Greenpeace Italia ha espresso così il proprio cordoglio in un tweet:” Nonviolento e antinuclearista ante litteram, buon vento #MarcoPannella. #CiaoMarco“.