Dopo le sorprendenti elezioni in USA, che hanno visto trionfare Donald Trump, sono state molte le reazioni di protesta e i malumori sollevati da questa elezione.
Non sono mancate le manifestazioni in molte città contro l’esito di queste Elezioni americane 2016 e al momento le notizie sono relative non solo alle forme di protesta in tutti gli Usa, ma anche al ruolo avuto dai social e dalle reazioni in rete. In tanti sono coloro che accusano i social di aver avuto un ruolo centrale nell’opinione che si è formata sui due candidati arrivati alla sfida finale delle elezioni americane 2016 e stando alle opinioni prevalenti, hanno aiutato Trump, dando priorità e visibilità a contenuti vicini al pensiero Repubblicano, ma diffondendo anche notizie false.
È stata quindi abbastanza immediata la reazione di Zuckerberg, CEO di Facebook, che ha comunicato in un lungo post, la sua intenzione di dar voce alle persone a prescindere dal loro credo politico, ma soprattutto ha specificato la totale veridicità delle notizie diffuse in rete da Facebook.
Ha inoltre ribadito:
“Dopo le elezioni, molte persone si sono chieste se le notizie false abbiano contribuito al risultato elettorale e quale sia la nostra responsabilità nell’evitare che si diffondano. Sono temi molto importanti e ci tengo che siano affrontati nel modo giusto. Vorrei riuscire a spiegare nel migliore dei modi che cosa sappiamo su questa vicenda.
Tra tutti i contenuti su Facebook, più del 99 percento sono autentici. Solo una piccola porzione è costituita da bufale e notizie false. Le bufale non sono esclusiva di una singola parte, e non sono nemmeno relegate alla sola politica. Nel complesso, ciò rende molto improbabile che le bufale abbiano cambiato l’esito delle elezioni in una direzione piuttosto che in un’altra.” Ecco il post.
Interessante notare come ancora una volta i social si trovino al centro del dibattito, a fomentare quell’opinione pubblica che troppo spesso dimentica la verifica delle notizie e delle fonti preferendo seguire solo un parere piuttosto che verificare e attribuendo responsabilità forse non del tutto rispondenti a Facebook.Cosa sia vero non spetta a noi dirlo, ma certo bisognerebbe approfondire sempre ogni notizia, prima di cercare capri espiatori. Un modo per alimentare il dibattito ma anche un invito alla riflessione.