Un nuovo studio realizzato dall’ICANN in questi giorni ha dimostrato come un discreto numero tra i domini registrati, tra il 15% e il 25%, usino qualche tipo di servizio o utility per mascherare il proprio WhoIs, ovvero le informazioni legate al domain name e al suo possessore.
Secondo la ricerca condotta, la maggior parte degli utenti che mascherano il WhoIs utilizzano un servizio proxy, il che significa che una entità registra il dominio a nome di qualcuno, per poi trasferirglielo tramite contratto. Solo il 15% di questi utenti utilizza servizi per la privacy che mascherano solo alcune delle informazioni whois più sensibili, come il numero di telefono o l’indirizzo dell’abitazione.
La Affirmation of Commitments dell’ICANN, in accordo con il governo degli Stati Uniti, si pone come obiettivo che le informazioni WhoIs siano aperte e pubbliche. La sezione 9.3.1 del documento afferma che:
ICANn si impegna inoltre a far valere la sua attuale politica in materia di WHOIS, soggetta alle leggi applicabili.. Questa politica richiede che ICANN implementi misure che mantengano le informazioni WhoIs complete, accessibili e pubbliche, includendo informazioni di contatto tecniche, amministrative, riguardanti la fatturazione e l’acquirente del dominio.
Via | Domain Name Wire
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